Cambiamo in Comune

La lista civica nata per rilanciare il nostro Comune
La qualità di un’amministrazione si misura dalla capacità di disegnare il volto di una città, valorizzando al meglio le sue potenzialità e proiettando nel futuro le sue migliori risorse umane, culturali ed economiche. Queste linee di programma – la cui traduzione vivrà una tappa decisiva nella definizione del PUC  a consumo di suolo Zero – mettono al centro l’idea di Lerici come territorio capace di futuro. Che significa, nel concreto? In un contesto di crisi economica perdurante da anni, dramma che è al tempo stesso globale e nazionale, il Comune resta, pur con mezzi sempre più limitati, un'Istituzione molto importante nello sforzo di arginare e contrastarne gli effetti. Questo perché è più vicino alle persone e può operare in sintonia con loro, può tentare più agevolmente delle nuove soluzioni. Per fare ciò, diventano necessarie politiche economiche innovative.
Si deve immaginare il nuovo, valorizzare al meglio le tradizioni e le competenze ereditate e l’imprenditorialità locale, con l’obiettivo di realizzare un tessuto economico solido, il più possibile inclusivo e di qualità, connesso strutturalmente con Università, laboratori di ricerca e centri di eccellenza. 
Lerici è satura dal punto di vista urbanistico ed edilizio e vorremmo una città meno congestionata e più verde. con meno traffico e   inquinamento, rivolta al risparmio del suolo, dell’energia, alla riduzione delle emissioni: valori aggiunti, anche di tipo economico. 
Del resto, una città più bella è anche una città più accogliente e con maggiore appeal turistico.  E', pertanto, necessaria l’attuazione di una seria politica di riduzione dell’inquinamento e delle fonti fossili di energia, di valorizzazione delle aree verdi in città, di cura dell’arredo urbano. Una città che guarda al futuro deve saper trovare vie concrete di integrazione tra chi a Lerici è nato e/o vive da anni e chi a Lerici arriva per trovare lavoro o ricominciare una vita, .coniugando in modo intelligente le esigenze di sicurezza e l’apertura al nuovo, nell’ottica della tutela dei diritti di tutti e della lotta a ogni forma di illegalità. Non sta alla politica governare tali relazioni, ma essa può e deve contribuire a creare

un clima sociale nel quale la competizione viene vissuta nel suo significato migliore (“cum--‐ petere”, chiedere insieme). Un clima nel quale le diverse categorie di cittadini si relazionano in maniera positiva e nel quale l’attenzione alle fasce disagiate e marginali diventa direttrice concreta dell’impegno politico nel segno del bene comune, anziché essere appaltata al privato sociale. Libertà nella sua accezione di diritto--‐dovere, uguaglianza dei diritti, nella diversità dei bisogni, inclusione che garantisce giustizia sociale, sicurezza come cardine di rispetto della legalità e delle regole di civile convivenza sono i principi ispiratori dell’impegno dell’amministrazione su questo versante (per dare valore dal basso ai principi della nostra Costituzione). La scommessa del futuro consiste nel fare sintesi in questa direzione